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Bilancio energetico. Casa è e a cosa serve.

Calcolare il bilancio energetico negli edifici è uno strumento fondamentale per identificare inefficienze, risparmiare energia, ridurre i costi operativi, conformarsi alle normative e migliorare l'impatto ambientale. Questo può portare a benefici economici, ambientali e sociali, contribuendo a un uso più sostenibile delle risorse energetiche.

Tabella dei Contenuti

Bilancio energetico. Casa è e a cosa serve. Perché è importante calcolarlo?

Che cosa è il bilancio energetico di un edificio

Il bilancio energetico negli edifici è una valutazione dell’equilibrio tra l’energia assorbita dall’edificio e l’energia che viene utilizzata o persa da esso. Questa analisi tiene conto di tutti i flussi energetici all’interno dell’edificio, inclusi quelli relativi alla climatizzazione, all’illuminazione, ai sistemi di ventilazione, agli elettrodomestici e ad altre fonti di consumo energetico.

L’obiettivo principale del bilancio energetico negli edifici è quello di valutare l’efficienza energetica e identificare le opportunità di risparmio energetico. Attraverso questa analisi, è possibile determinare quanto energia viene consumata per soddisfare le esigenze dell’edificio e individuare le aree in cui si verificano perdite o sprechi energetici.

I vantaggi e gli scopi del bilancio energetico negli edifici includono:

1. Identificazione dei punti deboli: Il bilancio energetico consente di individuare le aree in cui l’edificio sta consumando eccessiva energia o sta perdendo calore in modo inefficace. Questo può includere una cattiva isolazione, finestre non efficienti dal punto di vista energetico, apparecchiature obsolete o inefficienti, sistemi di riscaldamento, ventilazione e aria condizionata (HVAC) inadeguati, ecc.

2. Risparmio energetico: Attraverso il bilancio energetico, è possibile identificare le misure di efficienza energetica che possono ridurre il consumo energetico dell’edificio. Queste misure possono includere l’installazione di isolamento termico, finestre a bassa emissività, sistemi HVAC ad alta efficienza, l’adozione di illuminazione a LED, l’utilizzo di elettrodomestici efficienti dal punto di vista energetico e l’ottimizzazione del controllo energetico.

3. Valutazione dell’impatto ambientale: Con il bilancio energetico, è possibile valutare l’impatto ambientale dell’edificio in termini di emissioni di gas serra e consumo di risorse naturali. Ciò consente di adottare misure per ridurre l’impatto ambientale, migliorando l’efficienza energetica e utilizzando fonti di energia rinnovabile.

4. Conformità normativa: In molte giurisdizioni, gli edifici devono rispettare determinati standard di efficienza energetica. Il bilancio energetico aiuta a valutare se l’edificio soddisfa tali requisiti normativi e a identificare le modifiche necessarie per conformarsi alle norme vigenti.

In generale, il bilancio energetico negli edifici serve a fornire una panoramica dettagliata del consumo energetico e dell’efficienza dell’edificio, consentendo di prendere decisioni informate sulle misure di risparmio energetico e miglioramento delle prestazioni. Ciò può comportare vantaggi economici attraverso la riduzione delle bollette energetiche, nonché benefici ambientali attraverso la riduzione delle emissioni di gas serra e l’uso più sostenibile delle risorse energetiche.

Quali sono le normative che lo regolano

Le normative che regolano il bilancio energetico negli edifici possono variare da paese a paese e anche tra regioni all’interno di uno stesso paese. Tuttavia, esistono alcune direttive e standard internazionali ampiamente riconosciuti che influenzano la regolamentazione in molti paesi. Ecco alcuni esempi di tali normative:

1. Direttiva europea sull’efficienza energetica degli edifici (2010/31/UE): Questa direttiva stabilisce i requisiti minimi per l’efficienza energetica degli edifici nell’Unione Europea. Essa richiede che gli Stati membri adottino misure per promuovere l’efficienza energetica negli edifici, tra cui il calcolo del bilancio energetico, la certificazione energetica degli edifici e l’adozione di requisiti minimi per i nuovi edifici e le ristrutturazioni.

2. Certificazione energetica degli edifici: Molti paesi hanno introdotto normative che richiedono la certificazione energetica degli edifici, che include il calcolo del bilancio energetico. Queste certificazioni forniscono informazioni sull’efficienza energetica di un edificio e sono spesso richieste per la vendita o l’affitto di immobili. Ad esempio, in Europa, il certificato energetico è regolamentato dalla direttiva sull’efficienza energetica degli edifici.

3. Codici e standard edilizi: Molte nazioni hanno codici e standard edilizi che includono requisiti specifici sull’efficienza energetica degli edifici. Questi possono includere limiti di consumo energetico, requisiti di isolamento termico, efficienza degli impianti di riscaldamento, ventilazione e aria condizionata, utilizzo di fonti di energia rinnovabile, tra gli altri. Ad esempio, il codice LEED (Leadership in Energy and Environmental Design) negli Stati Uniti promuove la progettazione e la costruzione di edifici ad alte prestazioni energetiche.

4. Normative nazionali e locali: Oltre alle direttive e ai codici internazionali, molti paesi hanno adottato leggi e regolamenti nazionali e locali specifici sull’efficienza energetica degli edifici. Questi possono includere incentivi finanziari, agevolazioni fiscali o restrizioni sul consumo energetico degli edifici. È importante fare riferimento alle normative specifiche del paese o della regione in cui si trova l’edificio per conoscere gli obblighi e i requisiti locali.

La normativa italiana:

In Italia, il bilancio energetico negli edifici è regolato da diverse normative, tra cui:

1. Decreto Legislativo 192/2005: Questo decreto, che attua la Direttiva Europea sull’efficienza energetica degli edifici, stabilisce i requisiti minimi per l’efficienza energetica negli edifici. In particolare, prevede la certificazione energetica degli edifici, che include il calcolo del bilancio energetico, e l’obbligo di esporre l’etichetta energetica degli edifici che vengono venduti o affittati.

2. Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri (DPCM) 26 giugno 2009: Questo decreto definisce le modalità tecniche per il calcolo del rendimento energetico invernale ed estivo degli edifici. Esso stabilisce le procedure e le metodologie per determinare il fabbisogno energetico e la prestazione energetica di un edificio, inclusi gli aspetti relativi al bilancio energetico.

3. Legge 90/2013: Questa legge riguarda il contenimento dei consumi energetici degli edifici. Essa promuove l’efficienza energetica attraverso misure come l’obbligo di certificazione energetica, l’adozione di standard minimi di prestazione energetica per i nuovi edifici e le ristrutturazioni, l’obbligo di audit energetici per grandi imprese e altre disposizioni volte a promuovere l’efficienza energetica nel settore edilizio.

4. Legge 296/2006: Questa legge contiene disposizioni per la promozione dell’efficienza energetica, tra cui incentivi fiscali e finanziari per la realizzazione di interventi di efficientamento energetico negli edifici.

Oltre a queste leggi, esistono anche norme tecniche specifiche che regolano aspetti specifici dell’efficienza energetica negli edifici, come le norme UNI/TS 11300, che definiscono i metodi per il calcolo del fabbisogno energetico e delle prestazioni energetiche degli edifici.

È importante consultare le leggi e i regolamenti più recenti e le norme tecniche specifiche per ottenere informazioni aggiornate sulle normative in vigore in Italia riguardanti il bilancio energetico negli edifici.

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