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Evacuazione fumi “a parete” – Aumentano le possibilità per scaricare al di fuori della canna fumaria.

Il decreto del Ministero della Transizione Ecologica ha semplificato le regole per lo scarico a parete dei generatori di calore a gas. In precedenza, l'installazione di generatori a parete era consentita solo in alcuni casi specifici. La nuova normativa amplia significativamente questa possibilità, consentendo l'installazione di generatori a parete in una gamma più ampia di situazioni. In particolare, la nuova normativa prevede che possano scaricare a parete: I generatori a gas a camera stagna in sostituzione di generatori che già scaricavano a parete o in canna collettiva ramificata; I generatori a condensazione con emissioni medie ponderate di ossidi di azoto non superiori a 70 mg/kWh, in caso di ristrutturazioni di impianti termici individuali già esistenti, qualora non vi siano sistemi di evacuazione a tetto idonei o comunque adeguabili. Questa semplificazione è stata salutata positivamente dall'industria del settore, che la ritiene un passo avanti verso l'adozione di tecnologie ad alta efficienza. In particolare, la nuova normativa faciliterà l'installazione di generatori a condensazione, che sono più efficienti e quindi permettono di risparmiare energia.

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La pubblicazione del Dlgs 102/2014 di recepimento della Direttiva 2012/27/UE sull'efficienza energetica (Gazzetta Ufficiale del 18 luglio 2014) contiene un’importante novità in materia di evacuazione dei fumi di scarico degli impianti termici.

In particolare, aumentano significativamente i casi in cui è possibile scaricare i fumi a parete (da 4 a 6), e vengono riviste le tipologie e le caratteristiche dei generatori che possono beneficiare di tale semplificazione.
Alberto Montanini, Presidente di Assotermica, l’associazione dei costruttori di apparecchi e componenti per impianti termici, esprime la propria soddisfazione per una misura auspicata da tempo: “L’attuale formulazione, che confidiamo chiarisca una volta per tutte la materia in oggetto, si inserisce nel quadro degli indirizzi di efficientismo energetico indicati dall’UE, che con le recenti misure di Ecodesign spingerà decisamente verso l’adozione di tecnologie ad alta efficienza, quali le caldaie a condensazione e gli apparecchi ibridi”.

In particolare con l’articolo 14, commi 8 e 9, è prevista la possibilità di scaricare a parete per i generatori di calore a gas a camera stagna in sostituzione di generatori che già scaricavano a parete o in canna collettiva ramificata, ma soprattutto tale semplificazione viene estesa al caso di ristrutturazioni di impianti termici individuali già esistenti, qualora non vi siano sistemi di evacuazione a tetto idonei o comunque adeguabili e qualora vengano installati generatori a condensazione con emissioni medie ponderate di ossidi di azoto non superiori a 70 mg/kWh.

Le stesse caldaie a condensazione con analoghi limiti di emissione potranno scaricare a parete anche nei casi in cui l’obbligo di evacuare i fumi a tetto risulta incompatibile con norme di tutela degli edifici oggetto dell’intervento o il progettista attesta e assevera l’impossibilità tecnica a realizzare lo sbocco sopra il colmo del tetto.

In aggiunta a ciò, per i generatori ibridi compatti composti almeno da una caldaia a condensazione e da una pompa di calore sparisce qualsiasi condizione di verifica sia dell’impossibilità tecnica che dell’adeguabilità dei sistemi fumari.

Fonte: Ufficio stampa Assotermica

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