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Guida Dettagliata alla Compilazione della Dichiarazione di Conformità degli Impianti

Lo Studio 3D Revolution, rinomato per l'expertise nella progettazione e realizzazione di impianti, è lieto di presentare una guida esaustiva per agevolare gli impiantisti nella compilazione accurata della Dichiarazione di Conformità degli impianti. Questo documento cruciale testimonia che l'installazione è stata eseguita nel rispetto delle norme vigenti e delle prassi consigliate, garantendo la sicurezza e l'efficienza dell'impianto stesso.

Tabella dei Contenuti

Introduzione

La Dichiarazione di Conformità impianti è un atto di responsabilità e competenza professionale in cui l’installatore attesta che l’impianto è stato progettato e realizzato a regola d’arte, rispettando le direttive di sicurezza e le leggi in vigore. Per evitare incertezze sul concetto di “regola d’arte”, la dichiarazione si basa su normative chiare che stabiliscono i criteri di una corretta installazione.

Definizione di Regola d'Arte

In conformità con la Legge 186/68 e il Decreto Ministeriale 37/08, un’impianto realizzato secondo regola d’arte segue le prescrizioni del Comitato Elettrotecnico Italiano (CEI) o altre direttive emanate da enti di normalizzazione dell’Unione Europea. Questa definizione costituisce la base della Dichiarazione di Conformità.

L’articolo 2 della legge 186/68 recita testualmente:
“le installazioni e gli impianti elettrici ed elettronici
realizzati secondo le norme del Comitato Elettro
tecnico Italiano (CEI) si considerano costruiti a regola d’arte”.
 
Definizione analoga si ritrova all’articolo 6 coma 1 del DM 37/08
“Gli impianti realizzati in conformità alla vigente
normativa e alle norme dell’UNI, del CEI o di altri Enti di normalizzazione app
artenenti agli Stati membri
dell’Unione europea o che sono parti contraenti dell’accordo sullo spazio economico europeo, si considerano
eseguiti secondo la regola dell’arte.”

Obbligatorietà della Dichiarazione di Conformità IMPIANTI

La Dichiarazione di Conformità è un requisito obbligatorio per tutte le categorie di edifici e per tutti i tipi di impianti installati successivamente al 27 marzo 2008. Questi includono:

  • Impianti elettrici
  • Automazione di porte, barriere e cancelli
  • Impianti radiotelevisivi, antenne e dispositivi elettronici in generale
  • Sistemi di riscaldamento, condizionamento e climatizzazione
  • Impianti idrico-sanitari
  • Distribuzione di gas di qualsiasi natura
  • Impianti di protezione antincendio
  • Sistemi fotovoltaici
  • Dispositivi di sollevamento (ascensori, montacarichi, scale mobili, ecc.)
  • Impianti di protezione dalle scariche atmosferiche
  • Sistemi di evacuazione fumi (ciminiere)

L’obiettivo principale di questo documento è garantire la sicurezza domestica, prevenendo in particolare il rischio di incidenti all’interno dell’ambiente domestico.

Conformità degli impianti installati prima del 27/03/2008

Gli impianti realizzati prima dell’entrata in vigore del Decreto Ministeriale 37/2008 (27 marzo 2008) sono considerati conformi se erano stati realizzati in accordo con le normative dell’epoca. In dettaglio:

  • Gli impianti installati prima del 1990 sono considerati a norma se sono dotati di sezionamento e protezione contro sovracorrenti all’origine dell’impianto, oltre a dispositivi di protezione contro i contatti diretti e indiretti o con interruttori differenziali.

  • Per gli impianti installati tra il 1990 e il 27 marzo 2008, la certificazione DiCo (Dichiarazione di Conformità) può essere sostituita dalla Dichiarazione di Rispondenza (DiRi), rilasciata dall’installatore in conformità con quanto previsto dalla Legge 46/90.

I Passi Chiave per la Compilazione

Dati dell'Installatore

La Dichiarazione inizia con l’indicazione dei dati identificativi dell’installatore, inclusi i dettagli di registrazione presso la Camera di Commercio e l’eventuale iscrizione a registri professionali o albi di categoria.

Descrizione dell'Impianto

Questa sezione richiede una breve descrizione dell’impianto, mentre i dettagli completi sono forniti nell’allegato “Schema dell’Impianto Realizzato”. Si distinguono diverse tipologie di interventi, come nuove installazioni, modifiche, ampliamenti e manutenzioni straordinarie.

IMPORTANTE!

Nella nota viene richiesto nel caso si tratti:

  • di un impianto gas di specificare il tipo di gas (canalizzato della 1,2,3 famiglia; GPL da recipiente mobili; GPL da serbatoio fisso);
  • nel caso dell’impianto elettrico di specificare la potenza dell’impianto (3 kW, 5 kW, ecc…).

Nuovo impianto

La dicitura “nuovo impianto” deve essere contrassegnata nel caso in cui:
  • sia attuata la realizzazione di un impianto non esistente in precedenza;
  • sia attuato il rifacimento completo di un impianto esistente.

Trasformazione

La dicitura “trasformazione” deve essere contrassegnata nel caso in cui le modifiche ad un impianto siano
dovute ad uno, o più, dei seguenti motivi:
  • Cambio di destinazione d’uso dell’edificio o del luogo nel quale l’impianto è installato;
  • Cambio delle prestazioni dello impianto con, ad esempio, il cambio delle condizioni di alimentazione dello stesso;
  • Rifacimento parziale di un impianto che non rientri nella manutenzione straordinaria.

Ampliamento

Per ampliamento di un impianto elettrico si intende la sua espansione con aggiunta di uno o più circuiti.

Manutenzione straordinaria

Per manutenzione straordinaria si intende l’insieme di interventi con installazione e/o rinnovo e/o
sostituzione di parti di impianto, che:
  • non modifichino in modo sostanziale le sue prestazioni;
  • siano destinati a riportare l’impianto stesso in condizioni ordinarie di esercizio;
  • che non richiedono impiego di strumenti o attrezzi particolari.
Un esempio classico di manutenzione straordinaria può essere considerata l’aggiunta di un a presa su un
circuito già esistente (non aumentando il numero di circuiti esistenti, non si configura un ampliamento)

Altro

Interventi particolari che non rientrano nelle casistiche evidenziate in precedenza, ad esempio opere di adeguamento
e messa a norma degli impianti.

IMPORTANTE!

La manutenzione ordinaria esula dall’ambito di applicazione del DM 37/08 (e pertanto non deve essere rilasciata la dichiarazione di conformità per questa tipologia di intervento).

La manutenzione ordinaria rappresenta l’insieme di “interventi finalizzati a contenere il degrado normale d’uso nonché a far fronte ad eventuali eventi accidentali che comportino la necessità di primi interventi e che, comunque, non modifichino la struttura essenziale dell’impianto e la sue destinazione d’uso”.

Un esempio classico di manutenzione ordinaria è la sostituzione di un componente danneggiato con un altro equivalente.

Committente ed Edificio

Si identifica il committente dell’opera, il proprietario dell’edificio e la sua destinazione d’uso. Nel caso di subappalti o edifici multipli, si offrono istruzioni dettagliate per una corretta identificazione.

IMPORTANTE!

Alcune utili precisazioni:
  • in caso di subappalto, la dichiarazione di conformità viene rilasciata dalla ditta che ha realizzato il lavoro e non da quella che lo ha acquisito. Nella dichiarazione di conformità verrà indicato come “committente” la ditta che ha acquisito il lavoro e come “proprietario” il cliente finale (a meno che ovviamente il cliente finale non sia un affittuario);
  • se il locale appartiene a più soggetti, è sufficiente indicarne uno solo (nulla vieta tuttavia di indicarli tutti);
  • onde evitare contestazioni ed identificare univocamente il locale, è consigliabile indicarne i dati catastali (sebbene non sia obbligatorio);
  • gli impianti posti completamente all’esterno (ad esempio un impianto di illuminazione pubblica) esulano dall’ambito di applicazione del DM 37/08 e, conseguentemente, non deve essere redatta la dichiarazione di conformità;
  • in caso di condomini, dovrà essere predisposta almeno una dichiarazione di conformità per gli impianti a servizio delle zone comuni ed una dichiarazione di conformità per ciascun appartamento.

Dichiarazioni della conformità impianti

Rispettato il progetto

Si evidenzia il progettista dell’impianto, che può essere il responsabile tecnico dell’impresa o un professionista iscritto all’albo.

Il progetto può essere redatto dal responsabile tecnico dell’impresa installatrice o dall’istallatore qualora sussistano contemporaneamente tutte le seguenti condizioni:
  • la potenza impegnata sia inferiore a 6 kW;
  • la superficie dei locali sia inferiore a 400 mq per unità residenziali o 200 mq per altre tipologie di edificio;
  • gli ambienti non siano dotati, anche solo parzialmente, di impianti soggetti a normativa specifica CEI (luoghi a maggior rischio in caso di incendio, luoghi con pericolo di esplosione, ambienti ad uso medico);
  • il numero di rivelatori di fumo e/o calore (ove presenti) sia inferiore a 10.

in questo caso sarà non sarà necessaria la compilazione di questo punto. 

Diversamente sarà necessario il progetto redatto da un professionista inscritto all’albo (architetti, ingegneri, geometri, periti) conseguentemente dovranno essere indicati i dati del professionista compreso l’ordine di appartenenza e il numero di iscrizione all’albo.

Normativa Tecnica Applicabile

L’installatore deve dichiarare quale normativa tecnica è stata seguita per l’installazione.

Di seguito le norme tecniche più utilizzate nel residenziale e nel commerciale:

TITOLONUMERO NORMA
Impianti a gas per uso domestico alimentati da reti di distribuzione – Termini e definizioni. UNI 7128
Impianti a gas per uso domestico alimentati da reti di distribuzione – Progettazione, installazione e manutenzione. UNI 7129
 Impianti a gas di petrolio liquefatti per uso domestico non alimentati da rete di distribuzione – termini e definizioni UNI 7130
Impianti a gas di petrolio liquefatti per uso domestico non alimentati da rete di distribuzione – Progettazione, installazione, manutenzione.UNI 7131
Depositi di gas di petrolio liquefatti per impianti centralizzati con serbatoi fissi di capacità complessiva fino a 5mc. – Progettazione , installazione ed esercizio.UNI 8213
Impianti a gas per apparecchi utilizzati in cucine professionali e di comunità – Prescrizioni di sicurezza.UNI 8723
Impianti di riduzione finale della pressione dei gas funzionanti con pressioni a monte compresa fra 0,04 e 5 bar – Progettazione, costruzione e collaudo. UNI 8827
Impianti di derivazione di utenza del gas – Progettazione, costruzione e collaudo. UNI 9860
 Impianti alimentati a gas combustibile per uso domestico e similare preesistenti alla data del 31 marzo 1990.UNI 10738
Impianti a gas per uso domestico – Sistemi per l’evacuazione dei prodotti della combustione asserviti ad apparecchi alimentati a gas – Criteri di verifica, risanamento, ristrutturazione ed intubamento.UNI 10845
TITOLONUMERO NORMA
Impianti di condizionamento dell’aria – norme per l’ordinazione, l’offerta e il collaudo. UNI 5104
 Impianti di riscaldamento a fluido diatermico a vaso aperto – progettazione, costruzione e d esercizioUNI 8061
Trattamento dell’acqua negli impianti termici ad uso civile.UNI 8065
 Impianti di riscaldamento ad energia solare – Terminologia, funzioni, requisiti, e parametri per l’integrazione negli edifici.UNI 8211
Impianti di riscaldamento controllo e manutenzione. UNI 8364
Riscaldamento a distanza – Modalità per l’allacciamento degli edifici a reti di acqua caldaUNI 8855
Impianti di riscaldamento – Conduzione e controlloUNI 9317
 Calcolo delle dimensioni interne dei camini – Definizioni, procedimento di calcolo, fondamentali.UNI 9615
 impianti termici utilizzanti energia solare . dati per l’offerta, l’ordinazione e collaudo.UNI 9711
 Camini – Classificazione in base alla resistenza termica di – misure e prove.UNI 9731
Impianti aeraulici. Condotte. Classificazione, progettazione, dimensionamento e posa in opera. UNI 10381
 Impianti di riscaldamento ad acqua calda. Prescrizioni per la sicurezza UNI 10412
TITOLONUMERO NORMA
Canne collettive ramificate per apparecchi di tipo B a tiraggio naturale; progettazione e verifica.UNI 10640
Canne fumarie e camini a tiraggio naturale per apparecchi di tipo C con ventilatore nel circuito di combustione; progettazione verifica.UNI 10641
TITOLONUMERO NORMA
 Impianti di produzione, trasmissione e distribuzione di energia elettrica.  CEI 11-1
Impianti di produzione, trasmissione e distribuzione di energia elettrica. Impianti di terra.CEI 11-8
 Impianti di produzione, trasmissione e distribuzione di energia elettrica. Impianti di terra.CEI 11-17
Impianti di produzione, trasmissione e distribuzione di energia elettrica. Linee in cavo. CEI 11-17
Guida all’esecuzione degli impianti di terra di stabilimenti industriali per sistemi di I, II e III categoria.CEI 11-37
Apparecchi elettronici e loro accessori, collegati alla rete, per uso domestico o analogo uso generale. Norme di sicurezza.CEI 12-13
Antenna. Impianti centralizzatiCEI 12-15
Antenna. “protezione contro i fulmini”CEI 12-15 V1
Antenna. Impianti centralizzati CEI 12-17
Impianti di distribuzione via cavo per segnali televisivi e sonori CEI 12-43
Apparecchiature assiemate di protezione e di manovra per bassa tensione (quadri BT ) – Parte 1: prescrizioni per apparecchiature di serie ( AS ) e non di serie ( ANS ).CEI 17-13/1
Apparecchiature assiemate di protezione di manovra per bassa tensione (quadri elettrici per bassa tensione ). – Parte 2 : Prescrizioni particolari per condotti a sbarre.CEI 17 -13/2
Apparecchiature assiemate di protezione e di manovra per bassa tensione (quadri BT ) – Parte 3 ( Quadri ASD ).CEI 17-13/3
Guida all’uso dei cavi in bassa tensione.CEI 20-40
Prescrizioni per la realizzazione, le verifiche e le prove dei quadri di distribuzione per installazioni fisse per uso domestico e similare.CEI 23-51
Costruzioni elettriche per atmosfere esplosive per la presenza di gas. Classificazione dei luoghi pericolosi.CEI 31-30
Impianti elettrici in locali ad uso medico.CEI 64/4
Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000V in corrente alternata e 1500V in corrente continua.CEI 64-8
Guida per l’esecuzione dell’impianto di terra negli edifici per uso residenziale e terziario. CEI 64-12
Guida alle verifiche degli impianti elttrici utilizzatori.CEI 64-14
Edilizia residenziale – Guida per l’integrazione nell’edificio degli impianti elettrici utilizzatori ausiliari e telefonici.CEI 64-50
Impianti antiefrazione, antiintrusione, antifurto e antiaggressione. Norme particolari per gli impianti.CEI 79-3
Protezione delle strutture contro i fulmini.CEI 81-1
Impianti telefoniciCEI 103-1/14
TITOLONUMERO NORMA
Sistemi fissi di estinzione incendi. Sistemi equipaggiati con tubazioni. Idranti a muro con tubazioni flessibili.UNI EN 671-2
Sistemi fissi di estinzione incendi – Sistemi equipaggiati con tubazioni – Manutenzione dei naspi antincendio con tubazioni semirigide ed idranti a muro con tubazioni flessibili UNI EN 671-3
Apparecchiature per estinzione incendi. Impianti fissi di estinzione automatici a pioggia (sprinkler).UNI 9489
Apparecchiature per estinzione incendi. Alimentazioni idriche per impianti automatici antincendio.UNI 9490
Sistemi fissi automatici di rivelazione, di segnalazione manuale e di allarme d’incendio – Sistemi dotati di rivelatori puntiformi di fumo e calore e punti di segnalazione manualiUNI 9795
Reti di idranti – Progettazione installazione ed esercizioUNI 10779
Sistemi di estinzione incendi ad estinguenti gassosi – Proprietà fisiche e progettazione dei sistemi – Requisiti generaliUNI 10877-1

Componenti Idonei al Contesto

Si attesta l’utilizzo di materiali e componenti adeguati all’ambiente di installazione, rispettando parametri come il grado di protezione IP e le precauzioni contro contatti diretti e indiretti.

Inoltre, queste informazioni potranno essere specificate negli allegati obbligatori.

Verifiche di Sicurezza dell'Impianto

Si attesta di aver effettuato tutte le verifiche richieste per la consegna dell’impianto.

Negli allegati obbligatori verranno spiegati come sono state effettuare le verifiche dell’impianto secondo la normativa. Vengono specificate le verifiche strumentali per gli impianti elettrici standard e le procedure per le tipologie di impianti specializzati.

Allegati obbligatori e facoltativi

Allegati obbligatori

Si dettagliano gli allegati necessari, tra cui il progetto, la relazione sui materiali, lo schema dell’impianto realizzato, il riferimento a precedenti dichiarazioni di conformità e il certificato di riconoscimento dei requisiti tecnici e professionali. Vengono anche suggeriti allegati facoltativi per ulteriori dettagli e tutela.

Progetto ai sensi degli articoli 5 e 7

Se la progettazione dell’impianto richiede l’obbligatorietà di un professionista inscritto all’albo il progetto timbrato e firmato dal professionista va’ obbligatoriamente allegato alla Di.Co., diversamente è un allegato facoltativo.

Relazione con tipologie dei materiali utilizzati
La relazione obbligatoria deve contenere la dichiarazione di rispondenza dei prodotti alle relative norme con indicati, ove presenti, i riferimenti a marchi, certificati di prova, ecc. rilasciati da istituti autorizzati (ad esempio
marchio IMQ o marcatura CE).
Per eventuali prodotti non in possesso di marcatura CE e/o marchio IMQ (da elencare), il firmatario deve dichiarare che trattasi di materiali, prodotti e componenti conformi a quanto previsto dagli articoli 5 (progettazione degli impianti) e 6 (realizzazione degli impianti) del DM 37/08.
La relazione deve inoltre dichiarare l’idoneità rispetto all’ambiente di installazione e la compatibilità dell’impianto realizzato con gli impianti pre-esistenti (se presenti).
Non esiste un modello ufficiale di relazione con tipologia dei materiali utilizzati, ma è comunque opinione
comune fare riferimento a due possibili soluzioni:
  • modello semplificato, senza l’elenco puntuale dei materiali installati, ma una più sintetica indicazione di marchi e marcature di cui sono dotati i componenti (soluzione valida per impianti semplici come ad esempio quelli a servizio di un appartamento);
  • modello completo, che include invece l’elenco completo dei materiali installati (soluzione da adottare in caso di impianti più complessi, anche per ottimizzare eventuali futuri interventi manutentivi).
Schema di impianto realizzato
Per schema dell’impianto realizzato si intende la descrizione dell’opera come eseguita (si fa semplice rinvio
al progetto quando questo è stato redatto da un professionista abilitato).
Nel caso in cui il progettista dell’opera sia il responsabile tecnico dell’impresa, lo schema di impianto realizzato rappresenta di fatto il progetto.
Lo descrizione deve indicare almeno i seguenti dati:
  • Le caratteristiche di alimentazione dell’impianto (tensione, punto di alimentazione, punto di consegna, ecc.);
  • potenza massima per cui è stato dimensionato l’impianto;
  • a cosa è relativo l’impianto (appartamento, negozio, centrale termica, ecc.);
  • tipologia della distribuzione (incassata, a vista, tubazioni e/o canalizzazioni plastiche e/o metalliche, ecc.);
  • sezione e tipologia dei cavi o dei condotti, anche solo per macro tipologie (ad esempio montante, dorsali FM, dorsali luce, circuiti di comando, ecc.);
  • misure di protezione contro i contatti diretti (solo per impianti elettrici: grado di protezione IP);
  • misure di protezione contro i sovraccarichi (solo per impianti elettrici);
  • misure di protezione contro i cortocircuiti (solo per impianti elettrici);
  • caratteristiche dei dispositivi differenziali (solo per impianti elettrici);
  • caratteristiche dell’impianto di terra (solo per impianti elettrici);
 
Nel caso di trasformazione, ampliamento e manutenzione straordinaria, l’intervento deve essere inquadrato, se possibile, nello schema dell’impianto preesistente.
Riferimento a dichiarazioni di conformità precedenti o parziali, già esistenti

I riferimenti essenziali comprendono il nome dell’impresa esecutrice e la data di emissione della dichiarazione. Nel caso in cui una porzione dell’impianto sia stata realizzata da un’altra impresa (come ad esempio un impianto di terra costruito per il cantiere e in seguito utilizzato anche per l’edificio), è necessario includere gli stessi riferimenti anche per tali parti corrispondenti.

La presenza di questi riferimenti rappresenta un aspetto fondamentale. Tuttavia, va sottolineato che l’allegato contenente questi dettagli è l’unico, per motivi evidenti, che potrebbe essere escluso qualora non risultasse pertinente.

Copia del certificato di riconoscimento dei requisiti tecnico-professionali

Va precisato che le Camere di Commercio non rilasciano un certificato materiale di riconoscimento dei requisiti tecnico-professionali. Di conseguenza, tale allegato si compone effettivamente di un duplicato dell’estratto camerale in cui vengono specificate le categorie di impianti per le quali l’azienda risulta abilitata.

Impianti di produzione, trasformazione, trasporto, distribuzione, utilizzazione dell’energia elettrica, impianti di protezione contro le scariche atmosferiche, nonché gli impianti per l’automazione di porte, cancelli e barriere. Per impianti di produzione, trasformazione, trasporto, distribuzione, utilizzazione dell’energia elettrica si intendono i circuiti di alimentazione degli apparecchi utilizzatori dal punto di consegna del distributore fino alle prese a spina (comprese) con esclusione degli equipaggiamenti elettrici delle macchine, degli utensili e degli apparecchi elettrici in genere.

Impianti radiotelevisivi, antenne e impianti elettronici in genere. Per impianti radiotelevisivi, antenne e impianti elettronici in genere si intendono le componenti impiantistiche necessarie alla trasmissione ed alla ricezione dei segnali e dei dati, anche relativi agli impianti di sicurezza, ad installazione fissa alimentati a tensione inferiore a 50 V in corrente alternata e 120 V in corrente continua, mentre le componenti alimentate a tensione superiore, nonché i sistemi di protezione contro le sovratensioni sono da ritenersi appartenenti all’impianto elettrico. Ai fini dell’autorizzazione, dell’installazione e degli ampliamenti degli impianti telefonici e di telecomunicazione interni collegati alla rete pubblica, si applica la normativa specifica vigente.

Impianti di riscaldamento, climatizzazione, condizionamento, refrigerazione di qualsiasi natura o specie, comprese le opere di evacuazione dei prodotti della combustione e delle condense, e di ventilazione ed aerazione dei locali.

Impianti idrici e sanitari di qualsiasi natura o specie.

Impianti per la distribuzione e l’utilizzazione dei gas di qualsiasi tipo, comprese le opere di evacuazione dei prodotti della combustione e ventilazione ed aerazione dei locali. Per impianti per la distribuzione e l’utilizzazione dei gas si intende l’insieme delle tubazioni, dei serbatoi e dei loro accessori, dal punto di consegna del gas, anche in forma liquida, fino agli apparecchi utilizzatori, l’installazione ed i collegamenti dei medesimi, le predisposizioni edili e meccaniche per l’aerazione e la ventilazione dei locali in cui deve essere installato l’impianto, le predisposizioni edili e meccaniche per lo scarico all’esterno dei prodotti della combustione.

Impianti di sollevamento di persone o di cose per mezzo di ascensori, di montacarichi, di scale mobili e simili.

Impianti di protezione antincendio. Per impianti di protezione antincendio si intendono gli impianti di alimentazione di idranti, gli impianti di estinzione di tipo automatico e manuale nonché gli impianti di rilevazione di gas, di fumo e di incendio.

Allegati facoltativi

Oltre ai documenti facoltativi che mirano a delineare in modo più dettagliato le lavorazioni svolte, vi sono alcuni requisiti richiesti dal DM 37/08 che, sebbene non siano esplicitamente richiamati nel modello di dichiarazione di conformità, risultano obbligatori per l’installatore. Tali documenti rappresentano un livello di tutela per l’installatore stesso, in quanto offrono una difesa contro potenziali danni o infortuni derivanti da interventi successivi di modifica, eseguiti da altri installatori dopo la conclusione dell’installazione iniziale. Tra gli allegati facoltativi, è possibile menzionare:

  • I documenti prescritti dal DM 37/08, sebbene non specificamente richiamati nel modello di dichiarazione di conformità, come il manuale di uso e manutenzione e la compatibilità tecnica dell’intervento con gli impianti preesistenti;

  • I documenti che comprovano l’esclusione della presenza di ambienti e impianti soggetti a normative specifiche. Questo si applica nel caso in cui il progetto sia redatto dal responsabile tecnico dell’impresa;

  • Valutazione del rischio di fulminazione dell’edificio in cui è installato l’impianto oggetto della dichiarazione;

  • Documentazione “as built” dell’impianto, che rappresenta una rappresentazione dettagliata dell’impianto effettivamente realizzato;

  • Report delle verifiche effettuate per la certificazione dell’impianto;

  • Documentazione fotografica che documenta chiaramente l’installazione.

Esclusione della presenza di ambienti ed impianti soggetti a normativa specifica

In situazioni incerte, è consigliabile che il committente presenti una dichiarazione che certifichi l’assenza di ambienti con impianti soggetti a normative specifiche CEI (Comitato Elettrotecnico Italiano). Ad esempio:

  • Dichiarazione di assenza di atmosfera esplosiva (applicabile alle centrali termiche a gas);

  • Dichiarazione di assenza di ambienti assimilabili a locali ad uso medico;

  • Dichiarazione di assenza, all’interno dell’edificio, di strutture portanti combustibili;

È cruciale notare che dichiarazioni manifestamente false, redatte con l’unico scopo di evitare l’incarico di un professionista iscritto all’albo, non solo pregiudicano l’integrità dell’installatore, ma lo rendono corresponsabile del mancato adempimento delle normative.

È importante menzionare che esistono software specializzati che possono assistere gli installatori nel valutare se è possibile escludere la necessità di un progetto da parte di un professionista iscritto all’albo, oltre che ad aiutarlo nella produzione di tutta la documentazione (ad esempio redigere il Manuele d’uso e Manutenzione dell’impianto).

Valutazione del rischio di fulminazione dell'edificio

L’installatore incaricato della realizzazione di un impianto è tenuto a valutare le misure da adottare per proteggere l’edificio dalle sovratensioni. Si consiglia di allegare una relazione che descriva la valutazione effettuata e le eventuali misure di protezione adottate.

Documentazione "as built"

La documentazione “as built” rappresenta una rappresentazione completa dell’impianto realizzato. A titolo esemplificativo, alcuni elementi che possono costituire questa documentazione includono:

  • Planimetrie che illustrano percorsi dei cavi e posizionamento delle apparecchiature;

  • Schemi elettrici di potenza, funzionali e topografici dei quadri elettrici;

  • Elenco dettagliato dei componenti utilizzati con relative specifiche tecniche, fogli tecnici e cataloghi tecnici;

  • Elenco delle parti di ricambio consigliate;

  • Manuale d’uso e funzionamento dell’impianto con dettagli sulle regolazioni, cicli e attività di manutenzione.

Report delle verifiche effettuate

È opportuno fornire al committente un rapporto dettagliato delle verifiche effettuate e dei risultati ottenuti. Poiché la gamma di tipologie di impianti può essere estremamente varia nel campo professionale, non esiste un documento standard universalmente valido. Tuttavia, ci sono criteri di buona pratica che devono essere seguiti nella compilazione di un verbale di verifica. Un verbale dovrebbe sempre includere almeno le seguenti informazioni:

  • Identificazione dell’impianto sottoposto a verifica;

  • Data della verifica;

  • Nome del verificatore;

  • Dettagli caratteristici dell’impianto;

  • Elencazione dei documenti disponibili per la verifica;

  • Descrizione delle prove e delle verifiche effettuate;

  • Tempo impiegato per la verifica (espresso in uomini/giorno);

  • Risultati della verifica.

È importante includere il tempo impiegato per la verifica al fine di dimostrare la qualità del lavoro svolto e l’attenzione prestata durante le prove.

Documentazione fotografica

Per proteggere l’installatore da modifiche future all’impianto, si consiglia di creare una documentazione fotografica completa che illustri chiaramente l’entità delle opere realizzate. Durante la creazione di questo reportage fotografico, è consigliabile fornire una planimetria con i punti in cui sono state scattate le fotografie, poiché nel tempo può diventare complicato comprendere la disposizione.

Firma della dichiarazione

La dichiarazione di conformità deve essere firmata sia dal dichiarante che dal responsabile tecnico dell’impresa. Il dichiarante è il titolare o il rappresentante legale dell’impresa installatrice, come indicato nella registrazione camerale. Il responsabile tecnico è la persona che soddisfa i requisiti tecnico-professionali, come riportato nella registrazione camerale. Se un’impresa ha più responsabili tecnici (ad esempio uno per impianti elettrici e un altro per impianti di rilevazione incendio), ciascuno deve firmare le dichiarazioni rilasciate per la tipologia di impianto di propria competenza. Gli artigiani, per legge, sono titolari e responsabili tecnici delle rispettive imprese e, di conseguenza, firmano la dichiarazione in entrambi i ruoli.

Ricevuta della dichiarazione

Al momento della consegna della dichiarazione di conformità al cliente, è consigliabile che l’installatore richieda la firma anche sulla propria copia come ricevuta per attestare formalmente la consegna stessa e dissipare qualsiasi possibile incertezza sulla sua avvenuta presa in carico.

Numero di copie della dichiarazione di conformità

In base alle diverse procedure burocratiche che il committente deve affrontare, è necessario predisporre un numero adeguato di copie aggiuntive della dichiarazione di conformità. Di seguito si elenca il caso più rigoroso:

  • Una copia da consegnare al Committente;
  • Una copia da presentare al Comune per il rilascio del certificato di agibilità (se l’edificio non ne è ancora provvisto; in altre circostanze, la documentazione può essere conservata presso la sede del committente e mostrata all’Amministrazione su richiesta per controlli);
  • Una copia da conservare presso il costruttore dell’impianto;
  • Una copia destinata al Distributore di energia (nel caso in cui l’edificio non disponga ancora di fornitura elettrica);
  • Una copia da allegare alla pratica di prevenzione incendi, se richiesta.

Poiché spesso gli enti che richiedono la copia della dichiarazione si accontentano della dichiarazione stessa senza gli allegati, è opportuno segnalare su tali copie tutti gli allegati che costituiscono la dichiarazione completa. Tuttavia, è possibile indicare che “gli allegati sono conservati presso la sede del committente e saranno forniti su richiesta”.

IMPORTANTE!

Da notare: in teoria, la dichiarazione di conformità dovrebbe essere sempre depositata con tutti gli allegati. Tuttavia, per semplificare le procedure e ridurre la quantità di documentazione, molti enti accettano solo la prima pagina.

Conservazione della dichiarazione di conformità da parte dell'installatore

L’installatore ha la responsabilità illimitata sull’impianto che ha installato e sulla dichiarazione di conformità da lui redatta. Pertanto, è nell’interesse dell’installatore stesso non scartare le dichiarazioni di conformità che ha redatto, anche se nel corso del tempo sono diventate datate di decenni. Questa pratica è fondamentale per garantire la tracciabilità dell’intervento nel lungo periodo.

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