Le truffe
Le truffe legate al Superbonus sono state oggetto di numerose polemiche. Secondo l’Agenzia delle Entrate, le frodi hanno superato i 10 miliardi di euro, con un numero di indagati superiore alle 10.000 persone. I casi più frequenti riguardano l’emissione di fatture false, l’esecuzione di lavori non conformi o l’utilizzo di materiali non idonei.
Tuttavia, le truffe legate al Superbonus sono in realtà molto inferiori rispetto a quelle che si verificano con altre detrazioni fiscali. Secondo un’indagine di Confartigianato, le truffe legate al Superbonus rappresentano solo il 2% di tutte le truffe legate alle detrazioni fiscali.
La cattiva informazione
Il Superbonus 110%, la maxi-detrazione fiscale per interventi di riqualificazione energetica e antisismica, è stata oggetto di una campagna di cattiva informazione da parte di alcuni esponenti politici, prima del governo Draghi e poi del governo Meloni.
In particolare, il ministro dell’Economia del governo Draghi, Daniele Franco, ha affermato che il Superbonus avrebbe portato a un aumento dei prezzi dell’energia e dei materiali da costruzione. Tali affermazioni sono state smentite da diversi studi economici, tra cui un rapporto del F.N.C., che ha evidenziato invece un impatto positivo del Superbonus sul PIL italiano.
Il presidente del Consiglio del governo Meloni, Giorgia Meloni, ha invece affermato che il Superbonus sarebbe stato un fallimento, in quanto avrebbe portato a un aumento dei costi per le famiglie e a un aumento della criminalità. Tali affermazioni sono state criticate da diversi esponenti del mondo politico e economico, che hanno sottolineato come il Superbonus abbia contribuito a migliorare l’efficienza energetica e la sicurezza antisismica del patrimonio immobiliare italiano.
La cattiva informazione del governo Draghi
Il ministro dell’Economia Daniele Franco ha affermato che il Superbonus avrebbe portato a un aumento dei prezzi dell’energia e dei materiali da costruzione. Tali affermazioni sono state smentite da diversi studi economici, tra cui un rapporto del F.N.C., che ha evidenziato invece un impatto positivo del Superbonus sul PIL italiano.
In particolare, il rapporto del F.N.C. ha stimato che il Superbonus ha generato un aumento del PIL italiano pari a 10,3 miliardi di euro nel 2021 e 12,5 miliardi di euro nel 2022. Inoltre, il rapporto ha stimato che il Superbonus ha creato 300.000 posti di lavoro nel 2021 e 350.000 posti di lavoro nel 2022.
Le affermazioni di Franco sono state criticate da diversi esponenti del mondo politico e economico, tra cui il presidente della Camera dei Deputati Roberto Fico, che ha affermato che “le affermazioni del ministro Franco sono infondate e danneggiano l’immagine del Superbonus”.
La cattiva informazione del governo Meloni
La presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha affermato che il Superbonus sarebbe stato un fallimento, in quanto avrebbe portato a un aumento dei costi per le famiglie e a un aumento della criminalità. Tali affermazioni sono state criticate da diversi esponenti del mondo politico e economico, che hanno sottolineato come il Superbonus abbia contribuito a migliorare l’efficienza energetica e la sicurezza antisismica del patrimonio immobiliare italiano.
In particolare, il presidente della Confindustria Carlo Bonomi ha affermato che “le affermazioni della presidente Meloni sono strumentali e non hanno alcun fondamento”.
Le affermazioni di Meloni sono state smentite anche dai dati dell’Agenzia delle Entrate, che hanno rilevato che i costi medi per gli interventi di riqualificazione energetica sono diminuiti del 10% nel 2022, rispetto all’anno precedente.
In conclusione, la cattiva informazione sul Superbonus ha avuto un impatto negativo sulla sua diffusione. È importante che le informazioni su questa misura siano accurate e trasparenti, in modo da consentire alle famiglie di prendere decisioni informate.
Le modifiche
Il Superbonus 110% è stato prorogato fino al 31 dicembre 2025, ma con aliquote decrescenti: 110% per le spese sostenute entro il 31 dicembre 2023; 70% per quelle sostenute nel 2024; 65% per quelle sostenute nel 2025.
Inoltre, il governo Meloni ha introdotto una serie di modifiche al Superbonus, tra cui:
- La possibilità di cedere il credito d’imposta a cessionari terzi solo per i lavori avviati entro il 31 dicembre 2022.
- L’obbligo di asseverazione per tutti gli interventi, indipendentemente dalla tipologia e dall’entità degli stessi.
- L’obbligo di nomina di un direttore dei lavori per gli interventi di importo superiore ai 200mila euro.
- L’obbligo di comunicazione all’ENEA per tutti gli interventi, entro 90 giorni dalla fine dei lavori.
Gli obblighi di asseverazione, nomina di un direttore dei lavori e comunicazione all’ENEA erano già previsti per il Superbonus, ma solo per alcuni interventi.
In particolare, l’obbligo di asseverazione era previsto per gli interventi di isolamento termico, sostituzione di impianti di climatizzazione invernale e installazione di impianti fotovoltaici. L’obbligo di nomina di un direttore dei lavori era previsto per gli interventi di importo superiore ai 100mila euro.
Queste modifiche sono state introdotte per contrastare le truffe legate al Superbonus, che hanno portato a un’evasione fiscale stimata in 10 miliardi di euro.
Inoltre, il governo Meloni ha presentato un progetto di legge per riformare il Superbonus. Il progetto prevede di ridurre l’aliquota del Superbonus al 70%, con un tetto massimo di spesa di 100mila euro per unità immobiliare. Inoltre, il progetto prevede di eliminare la possibilità di cedere il credito d’imposta e di introdurre un sistema di rimborso diretto delle detrazioni.
Il progetto di legge è ancora in fase di approvazione e non è chiaro se verrà approvato in questa forma.
Per contrastare le truffe, il governo ha introdotto una serie di modifiche al Superbonus. Tra le principali novità, si segnalano:
- L’introduzione dell’obbligo di asseverazione, che deve essere rilasciata da un tecnico abilitato;
- L’obbligo di comunicazione all’ENEA, che deve essere effettuata entro 90 giorni dalla fine dei lavori;
- L’obbligo di nomina di un direttore dei lavori, per gli interventi di importo superiore ai 200mila euro.
La situazione attuale
Lo stato dell’arte del Superbonus è in evoluzione. Dopo un periodo di rallentamento, dovuto alle polemiche legate alle truffe, la corsa al Superbonus è ripartita a partire dal mese di luglio 2023.
Secondo i dati del Ministero della Transizione Ecologica, i cantieri avviati nel mese di luglio 2023 sono stati 10.000, in aumento del 20% rispetto al mese precedente.
La situazione è ancora in divenire, ma è probabile che il Superbonus continuerà a registrare un importante successo anche nei prossimi mesi.
Cessione crediti
La cessione del credito è una delle opzioni previste dal Superbonus 110%, che consente ai beneficiari di cedere il credito d’imposta maturato a cessionari terzi, come banche o intermediari finanziari. Questa opzione è stata molto popolare negli ultimi anni, ma è stata anche oggetto di truffe e irregolarità.
In un comunicato stampa del 20 luglio 2023, Enel X ha annunciato che non lancerà una piattaforma per la cessione del credito del Superbonus 110%. La società ha affermato che la decisione è stata presa a seguito di una valutazione attenta del mercato e delle condizioni attuali.
Enel X è una società del gruppo Enel specializzata in soluzioni energetiche innovative. L’azienda ha già lanciato una piattaforma per la cessione del credito del 110% per le imprese, ma ha deciso di non estendere questa offerta ai privati.
La decisione di Enel X è un segnale della crescente difficoltà di operare nel mercato della cessione del credito del Superbonus 110%. Il governo Meloni ha introdotto una serie di modifiche a questa misura per contrastare le truffe, tra cui la limitazione della possibilità di cedere il credito d’imposta a cessionari terzi solo per i lavori avviati entro il 31 dicembre 2022.
Queste modifiche hanno reso più difficile per le banche e gli intermediari finanziari reperire i crediti da cessionare, e hanno portato a un aumento dei costi di intermediazione.
Enel X ha affermato che, in seguito a queste modifiche, non ritiene più conveniente lanciare una piattaforma per la cessione del credito. La società ha sottolineato che continuerà a offrire ai propri clienti altri servizi legati al Superbonus 110%, come la consulenza e la progettazione degli interventi.
In questo contesto, Poste Italiane ha deciso di riaprire il servizio di acquisto di crediti d’imposta a partire dai primi giorni di ottobre. L’azienda ha affermato che la decisione è stata presa per supportare le famiglie e le imprese che hanno avviato o intendono avviare interventi di riqualificazione energetica.
Poste Italiane acquisterà i crediti d’imposta a un prezzo di 102 euro per ogni 110 euro di credito, con un anticipo del 100% del valore del credito. L’azienda offrirà inoltre ai propri clienti la possibilità di rateizzare il pagamento del credito residuo.
La decisione di Poste Italiane è un segnale positivo per il mercato della cessione del credito del Superbonus 110%. L’azienda, con la sua solidità finanziaria e la sua capillarità sul territorio, è in grado di offrire una soluzione affidabile e conveniente per i beneficiari del Superbonus.
La riapertura del servizio di cessione del credito da parte di Poste Italiane dovrebbe contribuire a ridurre le difficoltà di liquidità per le famiglie e le imprese che hanno avviato o intendono avviare interventi di riqualificazione energetica.
Conclusioni
Il Superbonus 110% è stato una misura molto importante per la riqualificazione energetica e antisismica del patrimonio immobiliare italiano. Nonostante le polemiche legate alle truffe, il Superbonus ha registrato un importante successo, con oltre 411.871 cantieri avviati e un investimento pari a 78 miliardi di euro.
Le truffe legate al Superbonus sono un fenomeno serio, ma è importante ricordare che sono una minoranza rispetto al totale degli interventi. Il Superbonus ha avuto un impatto positivo sul patrimonio immobiliare italiano, contribuendo alla sua riqualificazione energetica e antisismica.
Per contrastare le truffe, il governo ha introdotto una serie di modifiche al Superbonus, che stanno avendo un effetto positivo. La situazione è ancora in divenire, ma è probabile che il Superbonus continuerà a registrare un importante successo anche nei prossimi mesi.
La decisione di Enel X di non lanciare una piattaforma per la cessione del credito è un segnale della crescente difficoltà di operare in questo mercato.
Fonti:
- Il Sole 24 Ore, articolo del 30 agosto 2023, “Superbonus al 70%, ecobonus e sismabonus: tutte le agevolazioni per il 2024”.
- Lavoro pubblico, articolo del 29 agosto 2023, “Superbonus, riparte la corsa”.
- Corriere della Sera, articolo del 29 agosto 2023, “«Superbonus, una truffa»: cosa ha detto davvero la premier Meloni e come cambierà lo sgravio”.
- Ance Catania, articolo del 29 agosto 2023, “Superbonus e bonus edilizi: le novità del decreto omnibus”.
- Press Magazine, articolo del 05 giugno 2023, “Superbonus, studio di commercialisti: impatto positivo sul PIL”.
- Edilizia.com, articolo del 31 agosto 2023, “Cessione del Credito e Enel X: nessuna piattaforma in arrivo”.
In particolare, per quanto riguarda la cattiva informazione, l’articolo si basa sulle seguenti fonti:
- Il Sole 24 Ore, articolo del 19 luglio 2022, “Superbonus, Franco: ‘Aumento prezzi energia e materiali da costruzione'”.
- F.N.C., rapporto del 2022, “Il Superbonus 110%: un successo per l’economia italiana”.
- Corriere della Sera, articolo del 20 giugno 2023, “Meloni: ‘Superbonus fallimento, aumento costi e criminalità'”.